La psicomotricità considera la persona in modo “globale”, ovvero come stretta unione tra corpo emozioni, affettività e aspetti cognitivi, rispetta l’originalità di ogni bambino e di ogni persona e la stretta relazione tra il suo essere e la sua azione.

L’espressività psicomotoria viene riconosciuta come il suo specifico modo di essere, che rispecchia e ricorda  tutta la storia affettiva, anche la più profonda, e si integra nello spazio, nel tempo, attraverso gli oggetti e con le persone.

L’approccio psicomotorio non predilige quindi alcun settore di competenza, di sviluppo, di esperienza e di espressione della persona, bambino o adulto, considerandoli tutti di pari valore. Si occupa della relazione con l’altro, coetaneo e adulto, fornendo gli strumenti necessari per affrontarla positivamente, diversificandoli in rapporto all’età.

É un’attività che considera ogni bambino e ogni bambina con il proprio modo di esprimersi e li aiuta nella crescita considerando tutte le aree di sviluppo: motoria, cognitiva, affettivo-relazionale, sociale.

Quindi che cos’è l’attività psicomotoria?

É un’attività che considera ogni bambino e ogni bambina con il proprio modo di esprimersi e li aiuta nella crescita considerando tutte le aree di sviluppo: motoria, cognitiva, affettivo-relazionale, sociale.

Come viene svolta?

In una dimensione di gioco, in cui è possibile per ogni bambino e bambina esprimersi liberamente e spontaneamente nel rispetto di sé e degli altri.

Ogni bambino e bambina riceve dall’adulto attenzione, accoglienza, ascolto, comprensione e il massimo rispetto per ciò che esprime e comunica. Può contare sul suo aiuto ad affrontare le prime esperienze di gruppo.

PICCOLO GRUPPO

durata di ogni incontro: un’ora e dieci minuti

cadenza: una volta alla settimana

numero degli incontri: minimo 10

Nella composizione dei gruppi si tiene conto di una certa omogeneità nell’età e di una presenza equilibrata di bambini e bambine.

L’adolescenza intesa come terra di mezzo è il momento in cui il ragazzo e la ragazza cominciano ad avere il sentore di assumere nuovi involucri e nuove aspettative con l’allontanamento dall’infanzia e l’avvicinamento all’età adulta

L’adolescenza è il momento in cui il corpo cresce si modifica, si sviluppa, si trasforma, le conquiste, i desideri e bisogni dell’infanzia lasciano il posto al “ma io chi sono”

L’approccio psicomotorio nell’adolescenza è forse proprio questo…trovare un modo per rispondere a questa domanda , non più chi sono, ma chi mi sento di essere!

L’obiettivo delle proposte è ritrovare la consapevolezza delle proprie sensazioni e conoscere questo nuovo mondo in un corpo in trasformazione.

Che cosa proponiamo?

Incontri strutturati come laboratori in cui attraverso la musica, le maschere, il movimento i ragazzi possano trovare ed organizzare senza giudizio e ansia di prestazione il loro personale percorso e dove l’adulto favorisce la relazione con il gruppo

Quando si parla di Approccio Psicomotorio si pensa sempre alla prima infanzia come se la Psicomotricità fosse identificabile con il gioco e il gioco identificasse l’essere bambini.

Cosa propone Approccio Psicomotorio ad adulti più o meno giovani?

Propone attività corporee in cui la persona è al centro dove l’obiettivo non è il potenziamento muscolare o la riabilitazione ma un lavoro centrato sulle possibilità della persona, un percorso in sintonia di corpo ed emozioni, di ascolto delle sensazioni e degli equilibri per ritrovare armonia.

Verranno proposte attività corporee in un ambiente rilassante e accogliente per favorire la percezione del proprio corpo e della propria postura per mantenere e migliorare equilibri ed autonomie

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